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Mario Iudici ©  
(Caltagirone, 1928)

Coppia di pigne, 1950

maiolica
h cm 30
Chi ama le ceramiche popolari, e in generale le tradizioni artigianali della terra siciliana, ha un grosso debito con il Maestro Mario Iudici.
Sin dagli anni ’60 questo ceramista calatino si è dedicato anima e corpo alla riscoperta di una produzione popolare, che rischiava progressivamente di scomparire. 
Si è trattato di una scelta coraggiosa: in quell’epoca, non era ancora cominciato il processo di rivalutazione dell’arte popolare da parte di studiosi e collezionisti e, 
dedicarsi alle ceramiche tradizionali, rischiava di essere un’operazione commercialmente fallimentare.
Lo dobbiamo in buona parte al Maestro Iudici ed al suo amore per le tradizioni, se l’utensileria popolare, una volta comunissima nelle campagne e nei paesi 
siciliani, non è stata relegata prematuramente alle sole vetrine dei musei, e se fino ad oggi vi è stata invece una continuità produttiva. Il Maestro ha continuato 
a realizzare, per appassionati e collezionisti, gli oggetti della tradizione calatina: lucerne antropomorfe, saimere per conservare la sugna di maiale; quartare per 
riempire l’acqua alla fontana pubblica e bùmmoli per conservarla fresca; u scutiddaru per fare il bucato; fangotti - i grandi piatti per asciugare al sole l’estratto di 
pomodoro; le burmie cilindriche di varie grandezze per conservare i vari alimenti; le tavolette di madonne e santi da apporre al capezzale del letto a protezione 
di chi vi dormiva, e così via.
Ma Iudici è anche un ceramista raffinato, in grado di realizzare oggetti che, pur attingendo a iconografie e motivi del passato, hanno le caratteristiche del pezzo 
unico e della ceramica artistica. 
€ 600,00
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